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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 32057 (6715)

Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1064419987.28

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Ort Roma
Institution Istituto Nazionale per la Grafica
Teilbestand
Signaturen F.N. 32057 (6715)
Gegenstand Virginio Bracci, Progetto per Fontana di Trevi, Pianta in due varianti
Künstler Bracci, Virginio (disegnatore)
Salvi, Nicola (progettista)
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 32057 (6715) recto Recto Zeichnung Pianta
Beschriftung Scritta  /  Titolo
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, FN 6715 verso Verso Beschriftung Scritta
Stempel
Wasserzeichen
Papierqualitaet carta da disegno pesante
Papierfarbe avorio
Größe 411 x 720 mm (Minimum: 411 x 720 mm)
Zustand angolo destro in basso danneggiato
Montierung
Datierung
Bauwerk
Bauwerk-Links Fontana di Trevi
Schriftquellen
Zeichnungen - Luigi Vanvitelli (copia anonima da), Progetto per Fontana di Trevi, Prospetto (F.N. 32058 [6716])
- Luigi Vanvitelli (copia anonima da, Progetto per Fontana di Trevi, Pianta (F.N. 32055 [6718])
- Virginio Bracci (Kopie von), Unausgeführtes Projekt für die Fontana di Trevi (Montreal, CCA, DR 1966:001:102)
- Ferdinando Fuga, Progetto per la facciata di S. Giovanni in Laterano, Prospetto (F.N. 13865 [1195])
Stiche
Fotos
CAD
Literatur
Kommentar In base a quanto fu scritto (nel XVIII secolo) sul verso del foglio, questo disegno è stato contrassegnato sino ad oggi come progetto di Luigi Vanvitelli. Nella collezione Bracci si trovava pure un progetto di Vanvitelli per Fontana di Trevi, pervenuto poi, insieme a questo, nella raccolta del Gabinetto nazionale (vedi F.N. 32058 [6716] e F.N. 32055 [6718]). Corrisponde alla presente pianta un prospetto che, scomparso dopo la pubblicazione di Gradara (1920, tav. XXIX), ha potuto ora essere ritrovato nella raccolta del Canadian Centre for Architecture a Montreal (DR 1966: 001:102; Pinto, 1986, fig. 80; Kieven, 1987, 260, fig. 196). Il confronto col prospetto (Kieven 1988, tav. 115bis) consente, ora, anche una nuova attribuzione. Tanto i fogli di Vanvitelli, quanto i due disegni oggi ascritti a Salvi sono copie; gli originali vanno tuttora considerati perduti. La presente pianta è intanto disegnata su carta diversa, ed inoltre è di qualità disegnativa un po' migliore rispetto alle copie di Vanvitelli. Significativo, nei confronti del progetto di Vanvitelli (F.N. 32058 [6716]/F.N. 32055 [6718]), è che nel disegno di prospetto di Montreal, malgrado la copia, la leggera modulazione delle ombre rimane visibile. Così pure nella pianta, per es., il fine acquerellato dei gradini della scala sulla variante planimetrica di destra è caratteristico di Salvi. Anche il cartoccio arrotolato con la scritta è tipico di Salvi, ma atipico per i disegni di Vanvitelli. Quando Bracci acquisisse il disegno non è chiaro. Poiché Salvi e Vanvitelli collaboravano molto strettamente (Milizia, II, 264; Garms, 1974), ed essendo passato parecchio tempo dal concorso per la fontana, può facilmente essersi verificato uno scambio. John Pinto (1986, 120) e Jörg Garms (comunicazione orale) concordano sulla nuova attribuzione.
Nel disegno viene già presentata la fase che conduce al grande progetto realizzato. Sulle prime si era pensato di utilizzare per la fontana soltanto la nicchia esistente tra le due ali del palazzo (vedi F.N. 13865 [1195]). Quando Clemente XII venne eletto Papa nel luglio 1730, era già stato deciso un progetto di fontana di questo tipo. Il Papa fece interrompere i lavori e bandì un nuovo concorso, che Salvi riuscì a far decidere a proprio favore nell'agosto 1732 (vedi D'Onofrio, 1986, 3. ed.; Pinto, 1986). Come mostra il progetto realizzato, il Pontefice, come per la facciata di S. Giovanni in Laterano, concedeva a un edificio monumentale la palma rispetto a soluzioni più modeste. Salvi qui include già le ali laterali di Palazzo Poli nella configurazione della facciata, incorniciando gli angoli con paraste colossali ed ornando le finestre con nuovi frontoni. Anche il bugnato del piano terreno, divenuto piano basamentale, è già progettato, e le ampie scale abbracciano sin d'ora un paesaggio di rocce, benché più modesto. Con la decisione di utilizzare, contro la volontà del Duca di Poli, l'intera facciata del palazzo per la "mostra" della Fontana, si dava via libera alla monumentale soluzione finale di Salvi.
Sul mercato antiquario di Milano esisteva, nel 1985, un'altra coppia di copie dei progetti di Salvi e Vanvitelli (gentile comunicazione di Jörg Garms). (Kieven 1988, Cat.n. 115)

Attribuzione del progetto a Nicola Salvi (Kieven 1988), a Virginio Bracci (Kieven, Pinto 2001).
Riquadratura: Riquadrato a penna.
Bibliografia: Gradara 1920, 78; Rotili 1953, 56, fig. 2; Bianchi 1956, 116, fig. 2; Cooke 1956, fig. 19; Benedetti 1971, pp. 38; De Seta 1973, 32; Pinto 1986, 115, fig. 79; Kieven 1988, Cat.n. 115; Kieven, Pinto 2001, Cat.n. 137 (testo), 139 (disegno).
Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 115; Kieven, Pinto 2001, Cat.n. 137 (testo), 139 (disegno).
Autor Maurer/Holste