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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13842 (1197)

Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1073471914.39

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Ort Roma
Institution Istituto Nazionale per la Grafica
Teilbestand
Signaturen F.N. 13842 (1197)
Gegenstand Ferdinando Fuga, Progetto di ampliamento delle rimesse in piazza Montecavallo, 1730/31, Prospetto
Künstler Fuga, Ferdinando (disegnatore)
Fuga, Ferdinando (progettista)
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13842 (1197) recto Recto Zeichnung Prospetto
Beschriftung Oggetto e Legenda
Skala Scala
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13842 (1197) verso Verso
Stempel
Wasserzeichen Quadrupede inscritto in un cerchio (parz.), carta napoletana sec. XVIII
Papierqualitaet
Papierfarbe bianca ossidata
Größe 382 x 1420 mm
Zustand carta da disegno ossidata
Montierung
Datierung 1730/31
Bauwerk
Bauwerk-Links
Schriftquellen
Zeichnungen
Stiche
Fotos
CAD
Literatur
Kommentar Dal tempo di Urbano VIII i Pontefici non risiedevano più in Vaticano, ma dove sorgeva un tempo Villa d'Este, sul Quirinale, mano a mano edificato come quartiere direzionale (vedi De Feo, 1973). Nei pressi del Palazzo del Quirinale si dovevano ospitare ministeri, servizi amministrativi e la "famiglia" papale, nonché stalle e rimesse per carrozze. Nel 1706 Clemente XI Albani aveva fatto costruire sotto la direzione di Carlo Fontana, sul pendio tra Villa Colonna e via della Dataria, sei rimesse (Braham/Hager, 1977,159-60, figg. 409-410), visibili nella parte sinistra di questo disegno. Innocenzo XIII (1721-'23), su progetto di Alessandro Specchi (Matthiae, 1952, tav. I, 1; Braham/Hager, 1977, 160, nn. 500-501), aveva intrapreso la realizzazione di nuove scuderie sull'angolo verso Villa Colonna e l'ampliamento dell'ala destinata alla "famiglia" (manica lunga) nel Palazzo del Quirinale. Tutti i lavori furono sospesi sotto Benedetto XIII (1724-'30). Clemente XII, appena salito al soglio nel 1730, ne iniziò il completamento "per unire al Lustro del Principato il vantaggio della nostra camera" (Archivio di Stato Roma, Cam. I., Gius. Tes., b. 607, fasc. 5). Fuga, entrato nel novembre 1730 al servizio papale in qualità di "architetto dei Palazzi Apostolici", come primo incarico doveva completare le scuderie, che si poterono già utilizzare nel novembre del 1731 (Archivio di Stato Roma, Cam. I., Gius. Tes., b. 561, fasc. 1). In relazione a ciò dev'essere stato redatto il presente progetto di ampliamento delle scuderie.
Poiché la collina scoscesa vietava un accesso carrabile dalla piazza, Fuga collocò l'ingresso delle nuove scuderie su via della Dataria. Nella Collezione Lanciani (Roma XI, 53.II.95; Matthiae, 1952, tav. III, 3), si trova un disegno del portale, identificato dalla Bianchi (1955, 24). Sulla piazza, in quel punto ancora non edificata, sarebbe sorto soltanto un grande muro a scarpa, che l'avrebbe completata senza impedire la veduta della città. A Fuga premeva, come indicano le ampie didascalie, una conclusione unificata della piazza. Tuttavia, poiché una costruzione in tale punto avrebbe comportato massicci lavori di costruzione, mentre il numero delle rimesse collocabili non sarebbe aumentato di molto, la realizzazione fu lasciata in sospeso. Fuga costruì in sua vece, dalla fine del 1736, un grosso corpo di scuderie su via di San Vitale dietro S. Andrea al Quirinale (Archivio Segreto Vaticano, Fondo Sacri Palazzi Apostolici, computisteria 992; Bianchi, 1955, 24; Matthiae, 1952, tav. VIII, 2). (Kieven 1988, Cat.n. 3)

Riquadratura: a penna.
Bibliografia: Bianchi 1955, n. 4; De Feo 1973, 92; Consulta 1975, fig. 8; Kieven 1988, Cat.n. 3.
Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 3.
Autor Holste