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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13892 (1241)

Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1074169068.87

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Ort Roma
Institution Istituto Nazionale per la Grafica
Teilbestand
Signaturen F.N. 13892 (1241)
Gegenstand Ferdinando Fuga, Progetti per la ricostruzione di S. Paolo a Calvi dell'Umbria, 1743-1744, Secondo progetto di ricostruzione, Progetto di facciata
Künstler Fuga, Ferdinando (disegnatore)
Fuga, Ferdinando (progettista)
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13892 (1241) recto Recto Zeichnung Prospetto
Beschriftung Legenda  /  Titolo
Skala Scala
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13892 (1241) verso Verso
Stempel
Wasserzeichen Giglio inscritto in un cerchio dalla lettera V
Papierqualitaet
Papierfarbe bianca
Größe 539 x 757 mm (Minimum: 539 x 757 mm)
Zustand
Montierung
Datierung 1743-1744
Bauwerk
Bauwerk-Links
Schriftquellen
Zeichnungen Ferdinando Fuga, Progetti per la ricostruzione di S. Paolo a Calvi dell'Umbria, Primo progetto di ricostruzione. Prospetto di facciata (F.N. 13890 [1237])
Stiche
Fotos
CAD
Literatur
Kommentar Commento riguardo ai progetti per la ricostruzione di S. Paolo a Calvi dell'Umbria, 1743-1744:
L'Oratorio di S. Antonio, posto accanto al vecchio edificio conventuale, e l'ex chiesa parrocchiale di S. Paolo costituivano una doppia chiesa, probabilmente risalente al XV secolo. Secondo le disposizioni testamentarie, S. Paolo doveva essere posto, sotto il nuovo patrocinio di S. Brigida, a disposizione del monastero. Poiché la chiesa si rilevò troppo piccola, Fuga fu incaricato nel 1743 di ampliarne l'organismo. La nuova chiesa venne consacrata nel maggio 1744 (tutti i documenti in Calza Bini, 1954). (Kieven 1988, Cat.n. 43-49)

Commento riguardo al disegno:
La compagnia di S. Antonio venne compensata per la cessione del proprio coro con un nuovo rivestimento anche della sua chiesa. Fuga partì dal suo primo progetto per S. Paolo (vedi F.N. 13890 [1237]) e lo raddoppiò. L'insolita facciata doppia evidenzia in tutta chiarezza il fatto di essere anteposta a due chiese: in modo altrettanto insolito, il centro è occupato da due paraste accoppiate. Fuga conclude la facciata, anziché con un frontone triangolare, con uno spezzato ad archi di cerchio, il che gli consente d'inserire un motivo di coronamento sull'asse della coppia di paraste, similmente a quanto aveva fatto per la facciata del Bambin Gesù. Non è noto se ciò sia mai stato realizzato, poiché il fastigio della facciata venne distrutto nel 1878 da un fulmine. I vecchi portali rappresentati sul disegno furono eseguiti nella forma moderna secondo il primo progetto, F.N. 13890 (1237).
La facciata di Calvi è tra le soluzioni più originali di Fuga. Anche in questo caso si vede come egli operi al suo miglior livello quando senta massimamente sollecitata la sua capacità di adattamento, la sua sensibilità nei riguardi delle possibilità che gli si offrono. (Kieven 1988, Cat.n. 49)

Riquadrato a penna.
Bibliografia: Calza Bini 1954; Bianchi 1955, n. 47; Pane 1956; Kieven 1988, Cat.n. 49.
Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 49.
Autor Holste