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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13911 (1265)

Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1075732310.76

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Ort Roma
Institution Istituto Nazionale per la Grafica
Teilbestand
Signaturen F.N. 13911 (1265)
Gegenstand Ferdinando Fuga, Progetti per l'Albergo dei Poveri a Napoli, Secondo progetto per l'Albergo dei Poveri. Pianta della chiesa, dopo il 1753
Künstler Fuga, Ferdinando (disegnatore)
Fuga, Ferdinando (progettista)
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13911 (1265) recto Recto Zeichnung Pianta
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13911 (1265) verso Verso
Stempel
Wasserzeichen Monogramma
Papierqualitaet
Papierfarbe avorio
Größe 975 x 665 mm (Minimum: 975 x 665 mm)
Zustand
Montierung
Datierung dopo il 1753
Bauwerk
Bauwerk-Links
Schriftquellen
Zeichnungen
Stiche
Fotos
CAD
Literatur
Kommentar Commento riguardo ai progetti per l'Albergo dei Poveri a Napoli, 1750-1759:
Alla fine del 1750 Fuga venne chiamato a Napoli da Carlo III, per progettare un "Albergo dei Poveri", la cui funzione e finalità vengono descritte limpidamente da Milizia (1785,II, 290):
"Fu destinato per ottomila Poveri, da ripartirsi in quattro ceti, cioè di uomini, di donne, di ragazzi, e di ragazze, senza alcuna communicazione fra loro. Annessa al suddetto Ospizio egli architettò una vasta Chiesa pubblica, da frequentarsi divisamente dai quattro ceti suddetti. Grandi vi sono i comodi per lavoratorj, refettorj, cortili, portici, officine, e abitazioni per i Serventi e per i Ministri addetti. Chi sa quando si finirà? E sono quasi trent'anni, che si lavora a quest'opera. Con minore spesa, e in più breve tempo si sarebbe tolta per sempre ogni povertà all'abbondantissimo Regno di Napoli. Ma questo non è affare dell'Architetto, ma del buon Governo".
Il sito dell'edificio, in un primo tempo progettato in Borgo Loreto, tra Porta Nolana e il Castello del Carmine, nel 1751 venne fissato un po' più in alto, sul declivio di Capodimonte. Qui fu posata, il 7 dicembre 1751, la prima pietra della costruzione, che non fu mai condotta a termine. Certo, già nel 1764 si poterono occupare parti del complesso, ma solo nel 1819 furono completate la facciata su strada e una parte dei corpi posteriori. (Kieven 1988, Cat.n. 65-69)

Commento riguardo al disegno:
Lo spostamento del sito edilizio sul pendio della collina sotto Capodimonte rese impossibile la realizzazione del primo progetto di Fuga, poiché il terreno consentiva soltanto una costruzione compatta sviluppata per lungo. Fuga dispose pertanto l'uno accanto all'altro i quattro cortili ed i quattro corpi, e collocò la chiesa al centro del gigantesco impianto, lungo quasi 600 metri. Si coordinano allo spazio circolare della chiesa, a stella, le quattro ali dei reparti, nonché una navata accessibile al pubblico; ciò consentiva percorsi separati, come si esigeva, verso le singole navate. Il progetto eseguito di Fuga è serbato in numerosi disegni dell'Archivio di Stato di Napoli, pubblicati nel 1966 da Giulio Pane (figg. 33-36). Da ciò deriva pure una nuova datazione dei fogli qui presentati, che si discosta da quella della Bianchi e di Roberto Pane (1956). I progetti dell'Archivio di Stato dimostrano che Fuga, in una prima versione del secondo progetto, intendeva cingere la chiesa con una corona di cappelle ovali, che dovevano probabilmente servire anche come sacrestie. Questi progetti, cui apparteneva pure un'ulteriore pianta un tempo all'Albergo dei Poveri ed oggi scomparsa (Chierici, 1931; Pane, 1966, fig. 27), secondo le didascalie di Fuga vennero presentati e approvati dal re nell'aprile 1753 (Pane, 1966, 81-82, n. 14). I lavori erano comunque già stati iniziati sin dal marzo 1751 (Pane-Mormone, 1956, 195); ma già all'inizio del 1752 era evidente che il complesso doveva per ora limitarsi alle chiese e ai due cortili centrali (Vanvitelli-Lettere, I, n. 63). Il presente disegno appartiene ad una variante ridotta del progetto che esisteva nell'Albergo dei Poveri, in tre fogli, due dei quali sono oggi scomparsi (Pane, 1966, figg. 26-29). Secondo la didascalia essi risalgono all'epoca del regno di Ferdinando IV, e pertanto possono essere stati redatti al più presto nell'ottobre del 1759.
Al posto della corona di cappelle si ha ora un muro ad anello intorno al corpo rotondo della chiesa. La navata della chiesa, posta di fronte al portale d'ingresso e destinata ad uso pubblico, non presenta più tre cappelle su ambo i lati, ma procede diritta, fiancheggiata da spazi ausiliari, nei quali si trova una cappella a parte. La pianta mostra chiaramente che il portico d'ingresso a tre fornici e il passaggio entro la navata della chiesa costituiscono l'asse rappresentativo del complesso, culminante nell'altare centrale libero, posto sotto la cupola. Sei altri altari sono distribuiti tutt'intorno lungo le pareti; le sacrestie dietro tali altari sono ora meno dispendiose, e configurate più che altro come disimpegni. Le quattro navate per i residenti nel complesso sono separate dallo spazio centrale mediante barriere, le pareti sono bordate da confessionali, e grandi scale, al termine dei bracci, provvedono all'accesso ai diversi livelli.
Secondo le didascalie sui progetti sottoposti all'approvazione, al primo piano dell'"Albergo" erano ospitate a sinistra le donne e a destra gli uomini; al secondo piano a sinistra le fanciulle e a destra i fanciulli (Pane, 1966, 81-82, n. 14). Sul retro dell'impianto, seguivano costruzioni con stanze per il personale addetto.
La chiesa non venne mai eseguita, se ne iniziarono appena le fondazioni. (Kieven 1988, Cat.n. 68)

Bibliografia riguardo ai progetti per l'Albergo dei Poveri a Napoli, 1750-59: Chierici 1931; Pane-Mormone 1956; Pane 1966; Kieven 1988.
Bibliografia riguardo al disegno: Bianchi 1955, n. 71; Pane 1956, fig. 110; Pane 1966, fig. 31; Kieven 1988, Cat.n. 68.
Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 68.
Autor Holste