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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13910 (1266)

Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1075732897.15

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Ort Roma
Institution Istituto Nazionale per la Grafica
Teilbestand
Signaturen F.N. 13910 (1266)
Gegenstand Ferdinando Fuga, Progetti per l'Albergo dei Poveri a Napoli, Secondo progetto: Pianta del piano mezzanino della chiesa, dopo il 1753
Künstler Fuga, Ferdinando (disegnatore)
Fuga, Ferdinando (progettista)
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13910 (1266) recto Recto Zeichnung Pianta
Beschriftung Lettera  /  Lettera
Skala Scala  /  Scala
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13910 (1266) verso Verso
Stempel
Wasserzeichen Giglio inscritto in uno scudo sormontato da una corona su monogramma di van der Ley
Papierqualitaet
Papierfarbe avorio
Größe 472 x 367 mm (Minimum: 472 x 367 mm)
Zustand
Montierung
Datierung dopo il 1753
Bauwerk
Bauwerk-Links
Schriftquellen
Zeichnungen
Stiche
Fotos
CAD
Literatur
Kommentar Commento riguardo ai progetti per l'Albergo dei Poveri a Napoli, 1750-1759:
Alla fine del 1750 Fuga venne chiamato a Napoli da Carlo III, per progettare un "Albergo dei Poveri", la cui funzione e finalità vengono descritte limpidamente da Milizia (1785,II, 290):
"Fu destinato per ottomila Poveri, da ripartirsi in quattro ceti, cioè di uomini, di donne, di ragazzi, e di ragazze, senza alcuna communicazione fra loro. Annessa al suddetto Ospizio egli architettò una vasta Chiesa pubblica, da frequentarsi divisamente dai quattro ceti suddetti. Grandi vi sono i comodi per lavoratorj, refettorj, cortili, portici, officine, e abitazioni per i Serventi e per i Ministri addetti. Chi sa quando si finirà? E sono quasi trent'anni, che si lavora a quest'opera. Con minore spesa, e in più breve tempo si sarebbe tolta per sempre ogni povertà all'abbondantissimo Regno di Napoli. Ma questo non è affare dell'Architetto, ma del buon Governo".
Il sito dell'edificio, in un primo tempo progettato in Borgo Loreto, tra Porta Nolana e il Castello del Carmine, nel 1751 venne fissato un po' più in alto, sul declivio di Capodimonte. Qui fu posata, il 7 dicembre 1751, la prima pietra della costruzione, che non fu mai condotta a termine. Certo, già nel 1764 si poterono occupare parti del complesso, ma solo nel 1819 furono completate la facciata su strada e una parte dei corpi posteriori. (Kieven 1988, Cat.n. 65-69)

Commento riguardo al disegno:
Non si tratta, in questa pianta, né del primo cantinato (Bianchi) né del pianterreno (Pane) dell'Albergo, ma del piano mezzanino al di sopra del piano terra; per questo è disegnato anche il portico d'ingresso, nel quale dovevano aprirsi tre finestre. Tali finestre si possono individuare in un progetto di dettaglio di Fuga per il portico, in possesso della Deputazione Napoletana di Storia Patria (Pane, 1956, fig. 116; Causa Picone, 1981, n. 29; n. 28 a, b), unitamente a due ulteriori sezioni dei corpi scale all'interno del complesso (Pane, 1966, 72). Poiché il piano mezzanino, contenente ambienti per il personale addetto, occupava soltanto la zona mediana della facciata, non esiste alcun passaggio verso le quattro navate destinate nella chiesa ai residenti; se ne ha, invece, uno che conduce ad una tribuna nella navata "pubblica". Persino da tali dettagli appare chiaro quanto strettamente venisse osservata la separazione tra i diversi reparti. (Kieven 1988, Cat.n. 69)

Bibliografia riguardo ai progetti per l'Albergo dei Poveri a Napoli, 1750-59: Chierici 1931; Pane-Mormone 1956; Pane 1966; Kieven 1988.
Bibliografia riguardo al disegno: Bianchi 1955, n. 72; Pane 1966, fig. 32; Kieven 1988, Cat.n. 69.
Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 69.
Autor Holste