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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.C. 126696

Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1078997810.53

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Ort Roma
Institution Istituto Nazionale per la Grafica
Teilbestand vol. 157 H 1, Filippo Cesari, Libro di disegni architettonici
Signaturen F.C. 126696, f. 2
Gegenstand Filippo Cesari, Libro di disegni architettonici, 1733, Frontespizio
Künstler Cesari, Filippo (disegnatore)
Cesari, Filippo (progettista)
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.C. 126696 recto Recto Zeichnung Frontespizio
Beschriftung Titolo
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.C. 126696 verso Verso
Stempel
Wasserzeichen figura umana con contromarca, carta piemontese sec. XVIII
Papierqualitaet
Papierfarbe bianca
Größe 487 x 363 mm (Minimum: 487 x 363 mm)
Zustand
Montierung
Datierung 1733
Bauwerk
Bauwerk-Links
Schriftquellen
Zeichnungen
Stiche
Fotos
CAD
Literatur
Kommentar Commento riguardo al "Libro di disegni architettonici":
Queste esercitazioni sono un prezioso e raro documento della formazione architettonica nell'ambiente accademico romano. "Il volume documenta il lato "teorico-propedeutico" della "scuola iuvarriana", ha notato l'Oechslin, "che ripropone il problema dell'architettura a partire dai suoi elementi di base, gli ordini... I disegni seguono il canone dei cinque ordini, proponendone i vari elementi, ma anche - superando in ciò le solite edizioni vignolesche - varie applicazioni nell'ambito di edifici e tipologie concrete" (Oechslin, 1980).
La tipologia di strutture colonnate dai lati concavi e convessi e gli ornamenti allusivi araldici rispecchiano l'influsso decisivo di Juvarra ma anche di Andrea Pozzo.
Anche le vedute elaborate - oblique, angolari e dal basso - fanno riferimento alle pubblicazioni scenografiche. Troviamo forse in questo volume un eco del mai pubblicato trattato juvarriano "Studio di architettura civile sopra gli Ornamenti di porte e finestre" del 1725, descritto dall'autore stesso: "In essi scorgerà osservata per quanto si può la sodezza dell'arte secondo l'insegnamento di Vitruvio e Palladio e di tutti i più celebri Autori: di qual sodezza io sono sempre stato amatore e del semplice, in cui ogni arte riconosce, a mio credere, la sua perfezione, non è però che io abbia negletto gli ornati, ma me ne son servito con sobrietà ed ho procurato a tutto mio potere d'imitare in questo lo stile del cavalier Borromini, il quale più di ogni altro ha ornato i suoi disegni ed ha introdotto cotal genere nel Popolo" (L. Rovere-V. Viale-A.E. Brinckmann, Filippo Juvarra, Torino 1937, 81-82). (Kieven 1988, Cat.n. 103)

Commento riguardo al foglio:
Oechslin ha notato che la configurazione del frontespizio si ispira a quello dell'"Opera architettonica" di Borromini, pubblicata nel 1720. I vari capitelli rappresentano gli ordini: tuscanico, dorico, ionico, corinzio e composito. Il compasso, lo stile e la squadra alludono all'architetto. Gli emblemi della "Sapienza" e della "Justizia" sono accanto alla lastra con l'iscrizione, sormontata dallo stemma del Cardinal Ottoboni. "Roma antica" e "Roma moderna" sono rappresentate dagli edifici idealizzati sul lato sinistro del foglio.
"Ouesti capricci non sono che per belli ingegni, che si dilettano spuntare tutte le difficoltà per uscire dall'Ordinario" (A. Pozzo, Perspectiva, II, 1700, fig. 36). (Kieven 1988, Cat.n. 103, f. 2)

Volume legato in marocchino marrone, con fregi impressi in oro, 357 x 490 mm. I fogli recano una moderna numerazione progressiva in alto a destra.
Bibliografia riguardo al Libro di disegni architettonici: Bianchi 1955, n. 104, figg. 31-33; Oechslin 1980, 159-161; Kieven 1988, Cat.n. 103.
Bibliografia riguardo al disegno: Bianchi 1955, fig. 31; Kieven 1988, Cat.n. 103, f. 2.
Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 103, f. 2.
Autor Holste