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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13873 (1260)

Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1082537961.79

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Ort Roma
Institution Istituto Nazionale per la Grafica
Teilbestand
Signaturen F.N. 13873 (1260)
Gegenstand Alessandro Specchi (attribuito, con annotazioni di mano di Ferdinando Fuga), Progetto per la costruzione del convento del Bambin Gesù, Pianta del primo piano
Künstler Specchi, Alessandro (disegnatore)
Specchi, Alessandro (progettista)
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13873 (1260) recto Recto Zeichnung Pianta
Beschriftung Scritta  /  Titolo
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13873 (1260) verso Verso Beschriftung Scritta  /  Scritta
Stempel
Wasserzeichen
Papierqualitaet
Papierfarbe bianca
Größe 554 x 800 mm (Minimum: 554 x 800 mm)
Zustand
Montierung
Datierung
Bauwerk
Bauwerk-Links
Schriftquellen
Zeichnungen Alessandro Specchi, Progetto per la costruzione del convento del Bambin Gesù, Pianta di pianterreno (F.N. 13872 [1259])
Stiche
Fotos
CAD
Literatur
Kommentar Commento riguardo al progetto per la costruzione del convento del Bambin Gesù, attribuito ad Alessandro Specchi, con annotazioni di mano di Ferdinando Fuga:
Le tre piante che seguono (F.N. 13872 [1259], F.N. 13873 [1260], F.N. 13874 [1261]), acquistate insieme ai disegni di Fuga, non sono attribuibili e databili con chiarezza. Secondo la didascalia sul retro vennero inviate nel 1743 a Fuga, e da ciò derivavano l'annotazione "fatta la predetta porzione", al pian terreno e al primo piano, e l'intervento di color rosso (oggi sbiadito) e matita nera nelle tre campate poste accanto alla chiesa, su ambedue i piani. I fogli mancano della legenda, e pertanto si può soltanto tentare di interpretare la consistenza edilizia in base al colore delle campiture acquerellate. A sinistra, in colore più scuro, può vedersi il primo corpo nuovo del convento iniziato da Specchi nel 1712. La chiesa sul margine destro corrisponde, nella collocazione ed anche nell'area interessata, all'edificio intrapreso da Carlo Buratti a partire dal 1731. Il corpo conventuale, posto tra i due citati e acquerellato in giallo, venne realizzato in data ignota, ad eccezione del loggiato del cortile (F) e del corpo cucine (K-Q). Vengono menzionati nel 1736, in relazione a pagamenti per la costruzione della chiesa, anche conti per il "nuovo braccio contiguo per il passo delle monache alla suddetta chiesa" (Garms, 1979, 26), e in seguito altri conti non datati per "rifacimenti e parti nuove" (Garms, 22). Poiché sulla pianta i confini del terreno sono riportati chiaramente, e si sa che tra il 1726 ed il 1737 continuarono gli acquisti di lotti di terreno, dové trattarsi di un progetto che andava eseguito fase per fase, in funzione delle acquisizioni di suolo. Si potrebbe trattare del progetto di Specchi del 1712, o magari di una copia ridotta dovuta al suo successore Carlo Buratti (Specchi cessò, nel 1716, di essere architetto del convento), con la quale Fuga, probabilmente per motivi di fatturazione, indicava nel 1743 il proprio contributo alla costruzione del convento. Un "passo perche le monache possino andare in chiesa con comodità quando si venisse a continuare la fabrica del Monastero" era indicato già nel 1731 (Garms). Fuga potrebbe aver realizzato tale "passo". Il suo contributo, indicato nel disegno, ai lavori del monastero, non investiva la porzione del progettato loggiato del cortile (F), indice questo del fatto che tale parte del convento era tuttora in corso di esecuzione. Milizia (1785, II, 289) attribuisce a Fuga anche la costruzione del convento. Potrebbe darsi che Fuga avesse rilevato, in quanto successore di Specchi e Buratti, anche la direzione dei lavori per il corpo conventuale, ma il materiale d'archivio non ne dà notizia (vedi anche F.N. 13866 [1205]; F.N. 13871 [1207]; F.N. 13867 [1206]; F.N. 13870 [1208]; F.N. 13869 [1209]). (Kieven 1988, Cat.n. 120)

Commento riguardo al disegno:
Vedi F.N. 13872 (1259). È registrato l'accesso al coro delle suore della chiesa, dal corridoio. (Kieven 1988, Cat.n. 121)

Bibliografia: Bianchi 1955, n. 66; Garms 1979, 31; Kieven 1988, Cat.n. 121.
Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 121.
Autor Holste