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LegendaRoma, Accademia di San Luca, Concorsi Clementini, Roma, Accademia di San Luca, ASL 0630, Roma, Accademia di San Luca, ASL 0630 recto - Zope-Id: In-h7vnwH |
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Originalscan |
Transkription | DISERTAZIONE BREVISSIMA SOPRA IL TEMPIO DELLA PACE/Uno dei più maestosi Edifizj, di cui ne andava fastosa la magnificenza Romana, era fuor d'ogni dubbio il celebre Tempio della Pace./ Cominciato fu questo da Claudio, vicino al Foro Romani, lungo la via Sagra, e poi con somma celerità condotto a fine da Vespasiano l'an./no del Signore Ottantesimo, allor quando Saccheggiata, e smantellata Gerusalemme, soggiogata la Giudea, e ridotto tutto il Mondo in pa-/ce, Egli carico di Spoglie nemiche ritornato sè n'era trionfante in Roma. Fù questo Tempio, e per la vastità della mole, e per/ la ricchezza degl'Ornamenti oggetto di maraviglia à Roma non meno, dove per altro i miracoli dell'Arte erano frequentissimi./che al mondo tutto, il quale d'ogni parte anteriore un Portico proporzionato, il quale al di fuori era ornato di colonne, e questo era/ il primo ad appagar la curiosità di chi venivalo ad ammirare, poichè dalla vastità del Portico facile era l'inferirne qual fosse il/ Tempio. Entravasi in esso per tre parte, ed alla soglia delle medesime, chiunque fosse forza era, che restate sorptreso dallama-/raviglia; mentre pressentavasi subito allo sguardo la gran navata, che poggiava con la stupenda volta sopra otto rare colonne; indi si/ stendeano lateralmente molte Cappelle, ed in esse aprivansi più finestre a differenza di tutti gl'altri Templi, che non ne avevano. Ma/ passavano dalla vastità della mole alla sontuosità degl'ornamenti. E qui se un metodo d'una breve disertazione prefissami mel permettes-/se, che non dourei Io dire della maestà delle Porte di bronzo. le quali con la loro smisurata grandezza, ed eccellente lavoro dava-/no abbastanza à divedere quai tefori dentro di sè racchiuderessero? Che dalla magnificenza degli archi, e delle superbe Colonne, una/ delle quali che solo rimane à sufficienza ci dimostra la smisurata grandezza a nobil lavoro delle sue compagne; impero che/ è questa di marmo bianco di un sol pezzo grossa cinque piedi di diametro, e più, ed alta cinquantatre, la quale in compagnia/ dell'altre a lei con simili formava del Tempio il più maestoso Ornamento; Ora però mutata in altr'uso la sua mole fà pià va-/ga pompa di se stessa softenendo dalla gran Madre di Dio un simulacro di bronzo avanti la Chiesa di S. Maria Maggiore?/ Che finalmente non aurei da riferire delle are, delle mense delle statue di marmo, e di metallo, delle Pitture di mano eccellen-/te di quanto per ultimo avevano colà condotto, e lavorato l'arte, e la natura, che era oggetto di non ordinaria amministrazione./ Dirò soltanto con Plinio, che in esso vi era un numero innumerabile di statue, e di Pitture de più celebri, e più valenti Uomini, e col Monfoco Soggiungerò, che la parte interiore del Tempio ornata era di Quadri di bronzo dorati; dirò colla corrente di ben ventidue accreditati Scrittori, che in questo Tempio/ collocò Vespasiano i Vasi Sacri, e gli ornamenti tutti del Sagro Tempio di Gerosalima si celebre nelle storie degl'Ebrei; dirò per finirla con Giu-/seppe Istorico che in quel Tempio Solp raccolto si rivedeva tutto ciò che prezioso eraper valore, raro per natura, maravigloso per arte per cui vedere prima v'andava/ peregrinando pel mondo tutto; onde à ragione posso dir concludendo di questo Tempio, ciò che il Santo Vescovo Apollinare scisse del Tempio dell'Aurora,/ che v'era ogni cosa si eccellente, che ciascuna di esse gareggiava con tutto, e ne pretendea la preminenza. Diripiunt diversa oculos, et ab arte Magistra vincit quod-/cumque vides.= Il tempo per altro distruttor di tutto per quanto ella sia consistente, parmi che l'aurebbe forte perdonata a questa stupen-/da macchina se con esso non si fosse unito il fuoco. Ed in fatti a tempo di commodo Iperatore, secondo il parere d'alcuni, attaccato non so come a questa Fabbrica quell'indomito elemento in poco d'ora lo ridusse in niente. Laddove altri vogliono riconoscere le sue ruine/ da una terribil scossa di Terremoto, o dalla rabbia de Goti, i quali se non del tutto, almeno in parte lo demolirono. |
Technik | Scritta: penna, nessuno, inchiostro, grigio. |
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