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Roma, Museo di Roma, MR 00370Roma, Museo di Roma, Gabinetto Comunale delle Stampe, Disegni e Fotografie - Zope-Id: Sh-d7v9qU |
Vorschau |
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Ort | Roma | ||
Institution | Museo di Roma | ||
Teilbestand | Gabinetto Comunale delle Stampe, Disegni e Fotografie | ||
Signaturen | MR 00370 | ||
Gegenstand | Filippo Juvarra, Progetti per la ricostruzione grafica dell'antico Campidoglio, Veduta dal Foro Romano. | ||
Künstler | Juvarra, Filippo (disegnatore) Juvarra, Filippo (progettista) |
Recto |
Veduta
Iscrizione |
Verso |
Stempel | |
Wasserzeichen | |
Papierqualitaet | duro |
Papierfarbe | avorio |
Größe | 780 x 282 mm
(Minimum: 780 x 282 mm)
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Zustand | Il disegno risulta sbiadito. |
Montierung | Carta avorio pesante sulla quale sono attacati i tre singoli fogli che compongono il disegno. |
Datierung | 1709 |
Bauwerk | |
Bauwerk-Links | |
Schriftquellen | |
Zeichnungen | Filippo Juvarra, Progetti per la ricostruzione grafica dell'antico Campidoglio, Veduta del Campidoglio. (MR 00371) |
Stiche | |
Fotos | |
CAD | |
Literatur |
Kommentar | Commento riguardo alle vicende legate al progetto di ricostruzione: Siamo eccezionalmente bene informati sui retroscena che hanno portato alla escuzione di queste due belle vedute (MR 00370; MR 00371) (Pinto, 1980). Nel 1709 il giovane re di Danimarca, Frederick IV avrebbe dovuto compiere una visita a Roma. Papa Clemente XI diede quindi l'incarico all'Accademia di San Luca di eseguire una ricostruzione grafica dell'antico Campidoglio da donare al Re, e questo affido' l'incarico a Filippo Juvarra, considerato il migliore disegnatore presente a Roma. Al Concorso Clementino del 1705 i suoi progetti avevano fatto scalpore ed il suo disegno di una chiesa ideale, consegnato all'Accademia in occasione della sua nomina ad Accademico di merito nel 1707, fu subito incorniciato ed esposto. Per la ricostruzione del Campidoglio Juvarra aveva immaginato un disegno di quasi due metri: "Don Filippo si propose ricavare e dalle ruine antiche e dai libri e da qualche medaglia il vero Campidoglio antico tal qual era: impresa assai difficile che con grande fatica e molti sudori gli riusci compiere, facendo un disegno in grandezza di otto palmi, dove oltre la grande fatica di mezzo, fece intorno un fregio delle medaglie di tutti gli imperatori e consoli antichi" racconta il fratello (Pinto, 1980, 599). A causa di una epidemia di peste nell'Italia centrale, il Re interruppe il viaggio in Italia e torno' in Danimarca senza visitare Roma. Allora il 1° agosto 1707, su raccomandazione del direttore dell'Accademia francese a Roma, Juvarra mando' il suo eccezionale disegno a Parigi al Duc d'Antin, sovrintendente ai lavori edili presso la corte di Luigi XIV, nella speranza di trovare forse un impiego a Parigi; ma ottenne soltanto cortesi ringraziamenti. Il disegno e' disperso, ne sono pero' conservati alcuni schizzi. Non e' chiaro se al centro del foglio fosse disposto un disegno dello stato del Campidoglio al tempo, affiancato da due ricostruzioni dello stato antico, secondo la descrizione che ce ne ha lasciato il direttore dell'Accademia francese (Pinto, 599) oppure se al centro si trovasse invece una fantasia architettonica dell'antico Campidoglio, affiancata da due ricostruzioni antiquarie, prese dalla pubblicazione "Roma antica" di Nardini del 1666, come mostra il piccolo schizzodi Juvarra a Torino (Pinto, fig. 22). Comunque e' evidente che l'architetto intendeva organizzare il foglio con piu' raffigurazioni, seguendo il modello della grande incisione del porto di Ripetta di Alessandro Specchi. (Kieven, 1991, pp. 30, 31) Commento riguardo ai disegni: Le due vedute appartengono in ogni caso al rilevamento topografico del Campidoglio che Juvarra aveva cominciato nel marzo 1709. E' tipica la prospettiva grandangolare usata con una lieve inclinazione dall'alto per comprendere tutto il colle capitolino e i suoi edifici. Juvarra delimita il soggetto da tutte le parti e analizza i rapporti topografici. Il rilevamento oggettivo, esatto, dei dati topografici sarebbe servito all'autore come punto di riferimento per il "travestimento" del luogo in una fantasia architettonica "all'antica". In queste vedute Juvarra appare inoltre influenzato dall'opera del famoso vedutista romano Gaspar van Wittel che era suo amico.(Kieven, 1991, p.31) Prov: Dono Sestieri Bibliografia: Rovere-Viale-Brinckmann, 1937, 116, 161; Viale, 1966, 49-50; Viale - Ferrero, 1970, 102-104; Oechslin, 1972, 29, 52 n. 104; Boscarino 1973, 143; Pinto, 1980, 598-616, fig. 7; Millon, 1984, testo dettagliato e bibliografia testo p. 319-20. fig. 141 (come MR 1238) Informazioni tratte da: Kieven 1991, cat. 2. |
Autor | Bernardini |