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			Roma, Museo di Roma, MR 16902Roma, Museo di Roma, Gabinetto Comunale delle Stampe, Disegni e Fotografie - Zope-Id: Sh-d7vqQJ  | 
	
| Vorschau | 
			
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| Ort | Roma | ||
| Institution | Museo di Roma | ||
| Teilbestand | Gabinetto Comunale delle Stampe, Disegni e Fotografie | ||
| Signaturen | MR 16902 | ||
| Gegenstand | Andrea Vici, Progetto per l'altare del SS. Crocifisso nel Duomo di Osimo, sezione. | ||
| Künstler | Vici, Andrea (disegnatore) Vici, Andrea (progettista)  | 
	  
			   
			  Recto
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				  	Sezione
			  	
				  
					 
					  
				  
				  
				  	Iscrizione
			  	
				  
					 
					  
				  
				  
				  	Scala
			  	
				  
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			  Verso
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| Stempel | |
| Wasserzeichen | |
| Papierqualitaet | Spessore pesante | 
| Papierfarbe | Avorio | 
| Größe | 364 x 439 mm
            
             (Minimum: 364 x 439 mm)
             
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| Zustand | |
| Montierung | |
| Datierung | 
| Bauwerk | |
| Bauwerk-Links | |
| Schriftquellen | |
| Zeichnungen | |
| Stiche | |
| Fotos | |
| CAD | |
| Literatur | 
| Kommentar | Andrea Vici che proviene da una famiglia di costruttori edili, arriva a Roma nel 1760 e studia architettura alla scuola di Carlo Murena. Nel 1769 diviene assistente di Vanvitelli a Napoli e vi rimane fino alla morte del maestro nel 1773. Tornato a Roma, Vici occupa alcune cariche nell'amministrazione pontificia (Primo ingegnere della Congregazione delle Acque) e nella Fabbrica di San Pietro. Nel 1785 diviene membro dell'Accademia di San Luca, di cui fu principe dal 1802 al 1806. Vici esercito' un'ampia attivita' edile soprattutto nelle Marche (Thieme-Becker, 34 (1926), p. 327; Busiri Vici, 1956, 128-143). Il disegno mostra il prospetto e la sezione del progetto di Vici per un nuovo altare del SS. Crocifisso nel Duomo di Osimo, databile probabilmente a dopo il 1774. La forma ad edicola dell'altare e l'impostazione della mensa nella forma di un antico sarcofago, mostrano chiari riferimenti a progetti di Salvi e Murena. L'isolamento dei singoli motivi pero' e' maggiormente evidente, e non ci sono piu' ne' linee ondulate ne' collegamenti ornamentali tra le singole parti. Interessante e' inoltre il cambiamento della rappresentazione grafica. L'acquerello lieve e fine dei fogli di Toma si fa qui piu' duro e con forti contrasti di colore. E' significativo l'uso dell'inchiostro nero e di un colore scuro per l'acqurello, tipici del tardo Settecento. (Kieven, 1991, pp.123-24) Il disegno presenta una riquadratura a penna. Inedito Prov: A. Vici; Acquisto Muñoz, 1961. Informazioni tratte da: Kieven 1991, cat. 98  | 
	  
| Autor | Bernardini |