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Roma, Museo di Roma, MR 16520Roma, Museo di Roma, Gabinetto Comunale delle Stampe, Disegni e Fotografie - Zope-Id: Sh-ddpnSh |
Vorschau |
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Ort | Roma | ||
Institution | Museo di Roma | ||
Teilbestand | Gabinetto Comunale delle Stampe, Disegni e Fotografie | ||
Signaturen | MR 16520 | ||
Gegenstand | Recto: Portale degli Orti Farnesiani: pianta e prospetto; Verso:Giuseppe Valadier; Schizzi raffiguranti una fontana con obelisco, un tempietto e un altare: piante e alzati 1775-80. | ||
Künstler | Valadier, Giuseppe (disegnatore) Barozzi da Vignola, Jacopo; Del Duca, Giacomo; Valadier, Giuseppe (progettista) |
Recto |
Pianta
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Prospetto
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Prospetto del tempietto
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Prospetto dell'altare
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Prospetto della fontana
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Verso |
Pianta
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Pianta
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Prospetto del tempietto
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Prospetto dell'altare
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Prospetto della fontana
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Stempel | |
Wasserzeichen | |
Papierqualitaet | Spessore pesante |
Papierfarbe | Carta bianca |
Größe | 235 x 353 mm
(Minimum: 235 x 353 mm)
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Zustand | |
Montierung | |
Datierung | 1775-80 |
Bauwerk | |
Bauwerk-Links | |
Schriftquellen | |
Zeichnungen | |
Stiche | |
Fotos | |
CAD | |
Literatur |
Kommentar | Commento riguardo al disegno sul verso: Il foglio, sul quale sono velocemente appuntate a matita alcune ”prime idee” architettoniche, segue lo stile dei disegni giovanili di Valadier, anche nell’uso delle leggere acquarellature in grigio, attraverso le quali viene sottolineata la volumetria delle strutture, con un sapiente gioco di luci e ombre. L’architettura centrale, che raffigura una sorta di altare a tempietto, o forse un baldacchino per un apparato effimero, e’ stata probabilmente la prima ad essere disegnata, in quanto e’ l’unica che risulta centrata rispetto al foglio e presenta, intorno, uno spazio libero piu’ ampio rispetto alle due immagini incomplete, poste sui due lati. E’ interessante notare che Valadier aggiunge, in alto, un ritaglio di carta per completare la figura centrale con il coronamento, probabilmente concepito a disegno gia' iniziato. Continuando ad analizzare il foglio vediamo che a destra e' raffigurato un altare e, a sinistra, una fontana con obelisco centrale, che si eleva su di un basamento a gradini. Questo foglio di schizzi risulta particolarmente interessante perche’ ci permette di ripercorrere il processo ideativo di Valadier, che da queste prime idee passa a studiare analiticamente, nella parte bassa del foglio, le piante delle strutture. L’architettura centrale e' esaminata nel disegno ad essa sottostante, dove riconosciamo la proiezione dell’edicola centrale, del sistema di sostegno pilastro-colonne e dell’andamento curvilineo dell’intera struttura. La pianta circolare della balaustrata, con l’andamento dei balaustri e delle pile, e' probabilmente raffigurata piu’ in basso, a destra. Sulla sinistra, sotto la fontana, vi sono tre disegni che si riferiscono all’immagine di destra: un veloce schizzo complessivo (puntualizzato poi nel prospetto piu’ grande), la pianta del pilastro con la colonna e quella della nicchia, disegnata a filo del muro, con la colonna e i gradini, che ci permette di rilevare l’andamento concavo della struttura. Infine, in basso a sinistra, e’ raffigurato, in pianta, il basamento della vasca della fontana. Valadier elabora su questo foglio degli schemi architettonici che non si riferiscono a determinate realizzazioni, ma piuttosto a dei moduli ideativi, usati in seguito in molteplici occasioni. La fontana con obelisco presenta ancora una ispirazione berniniana, in quanto e’ presente nella figurazione la natura (si pensi alla Fontana dei Fiumi), elemento che scomparira’, ad esempio, nell’elaborazione neoclassica dell’obelisco-fontana pensato per Piazza del Popolo: l’obelisco, preesistente, verra’ qui sollevato su un ampio arco bugnato, che rammenta la torre-porta di Ponte Milvio, con i piedritti fiancheggiati da fontane (cfr. P. Marconi, A. Cipriani, E. Valeriani, 1974, vol. 2, disegni n. 2722 e 2725, e E. Debenedetti, 1985, n. 171 e 172). Spunti borrominiani sono invece presenti nel tempietto-altare, dove sono evidenti le analogie con gli altari dell’interno di S. Giovanni in Laterano, altari-reliquiario che presentano nella zona superiore un alto tabernacolo (analogie con questo disegno si notano anche nei disegni n. 2586, 2587 e 2588, pubblicati da P. Marconi, A. Ci- priani, E. Valeriani, 1974, vol. 2, dove e raffigurato il progetto di un altare con ciborio, datato al 1775 circa). L’altare raffigurato a destra presenta, invece, analogie con i disegni per gli altari del Duomo di Spoleto (1785 ca.), conservati presso l’Accademia di San Luca (cfr. P. Marconi, A. Cipriani., F.. Valeriani, 1974, vol. 2, disegni dal n. 2589 al n. 2604). Tutti e tre gli schizzi partecipano dello stesso humus culturale che e alla base dei disegni del Taccuino del 1775, pubblicato dalla Debenedetti, dove sono raffigurate prime idee per altari, fontane, cibori ecc., assai simili a quelle disegnate sul nostro foglio (cfr. Debenedetti, 1985, nel capitolo di A. Iacobini dedicato al primo taccuino, pp. 223-258). La qualita’ grafica piuttosto alta del nostro esemplare, oltre alle evidenti analogie sia con il taccuino del 1775 che con i disegni giovanili, conservati presso l’Accademia di San Luca, fanno orientare la datazione fra il 1775 e il 1780. Il foglio reca sul recto un disegno accademico con il rilievo, in prospetto e in pianta, del portale cinquecentesco, che dava accesso agli Orti Farnesiani sul Palatino, dalla parte del Foro Romano: il portale, che fino al 1882 era in loco, e stato solo recentemente ricomposto sulla via di S. Gregorio, come nuovo accesso agli scavi. Concepito come una sorta di arco trionfale che dava accesso ai giardini Farnesiani, esso era gia compiuto nel 1577; la parte inferiore e’ attribuita al Vignola, mentre quella superiore si deve probabilmente a Giacomo del Duca, subentrato nei lavori della villa nel 1576-77 (cfr. S. Benedetti, Giacorno del Duca, Roma, 1973). Il recto del foglio, che presenta ancora delle incertezze tecnico-disegnative e una proprieta’ di linguaggio ideativamente non matura, si puo’ solo dubitativamente attribuire alla primissima fase formativa di Valadier, che avrebbe potuto riciclare per i suoi schizzi, di ben altra qualita’, il verso di un foglio gia’ utilizzato da altri. Questo secondo disegno ha n. inventario M.R. 16520 recto e n. neg. xd 8777. (Maria Grazia Massafra in Kieven, 1991, pp. 136-37) In alto e' aggiunto al foglio un ritaglio di carta sagomato, forse proveniente da uno spartito musicale. Inedito Prov: Acquisto Muñoz, 1961. Informazioni tratte da: Kieven 1991, cat. 107a |
Autor | Bernardini |