Blatt |
Roma, Museo di Roma, MR 16858Roma, Museo di Roma, Gabinetto Comunale delle Stampe, Disegni e Fotografie - Zope-Id: Sh-dhsm5q |
Vorschau |
|
||
Ort | Roma | ||
Institution | Museo di Roma | ||
Teilbestand | Gabinetto Comunale delle Stampe, Disegni e Fotografie | ||
Signaturen | MR 16858 | ||
Gegenstand | Lorenzo Possenti, Pianta per la ricostruzione del convento dei RR. PP: Scolopi delle Scuole Pie di Borgo, in allineamento con il colonnato di S. Pietro. | ||
Künstler | Possenti, Lorenzo (disegnatore) Possenti, Lorenzo (progettista) |
Recto |
Pianta
|
Verso |
Stempel | |
Wasserzeichen | |
Papierqualitaet | Spessore pesante |
Papierfarbe | avorio |
Größe | 493 x 352 mm
(Minimum: 496 x 339 mm)
|
Zustand | |
Montierung | |
Datierung |
Bauwerk | |
Bauwerk-Links | |
Schriftquellen | |
Zeichnungen | |
Stiche | |
Fotos | |
CAD | |
Literatur |
Kommentar | Il disegno e’ riconducibile al progetto dell’architetto Lorenzo Possenti per la demolizione e la ricostruzione del convento dei Padri Scolopi delle Scuole Pie in Borgo, le cui pertinenze sono indicate nella pianta con le lettere R.R.P.P. Tale attivita e’ documentata (A.S.R., Cong. Relig. Sopp., Scolopi in S. Lorenzo in Piscibus, bb. 18; 29; 39; 41) tra l’estate del 1731 e l’estate seguente (pagamenti dal 23/7/1731 al 19/9/1732). Il convento aveva trovato posto nelle case, adiacenti la chiesa di S. Lorenzo in Piscibus, donate ai religiosi nel 1659, con l’edificio sacro annesso, dai Cesi di Acquasparta, proprietari del palazzo adiacente. Gli Scolopi si erano gia' stabiliti in Borgo, in una casa di fronte all’ospedale di S. Spirito, per aprirvi una scuola approfittando del denaro lasciato dal vescovo di Alessano (A.S.R., b.11, f 88 r). Da qui si erano spostati nelle case donate dai Cesi cominciando a ristrutturare la chiesa, su disegno di Francesco Massari (Battaglia, 1938, 370-1) con interventi di Francesco e Giovanni Battista Contini (A.S.R., b.36, 22/9/1664 e 22/12/1674), in concomitanza con le grandi sistemazioni vaticane volute da Alessandro VII. Tali sistemazioni, con la demolizione dell’isola del Priorato, rendono urgenti i lavori anche al convento, divenuto una delle quinte della piazza Rusticucci. L’avvio dei restauri e’ ostacolato, tuttavia, dalla difficolta’ di entrare in possesso di una casa Cesi (segnata in pianta con "Ecc. o") necessaria per l’ampliamento del convento e l’allargamento dell’angusto corridoio che conduceva all’interno della chiesa (al n° 3); e, per di piu’, dell’essere l’immobile situato in un’area oggetto di riorganizzazione (si pensi alla questione del "terzo braccio"). "Nacque la prima difficolta’ dal timore che venne ad alcuni dei padri di rifabbricare in un sito il quale poteva un giorno essere occupato dalla rev. Fabbrica di S. Pietro per dar compimento al Colonnato e ai Portici" (Battaglia, 375, n. 8). Solo il 7 settembre 1731, con l’assistenza di Possenti, si comincia la demolizione dell’edificio "tutto trapperto e spaccato in diversi luoghi" (A.S.R., b.41, N. 149), nella parte destra del corridoio. Nel documento, l’architetto descrive i disegni che aveva realizzato per il convento: le piante, i prospetti, le sezioni, con i rilievi dello "stato vecchio colorito" e "dopo di d.o delineato il nuovo". Tra essi spicca una pianta: "(..) delineata, e disegnata per Ordine del R.P. Gle e li Sud.i tutta la Piazza di S. Pietro con la nuova Piazza accresciuta de Rusticucci a Causa di mostrarla alla Santita’ di MS. Papa Clemente XII per mostrargli il gettito della porzione del Sud.o Con vento, et altre Case annesse del Vle Osple di S. Spirito e del Caplo di S. Pietro con una porzione del Palazzo Marini ogni qual volta la Santita’ Sua havesse Voluto ringrandire la Sud.a nuova piazza Rasticucci, e metterla a linea retta del Colonato come si vede dalla parte del Palazzo Coramboni e distinto Casa per Casa e Convento Sud.o e Palazzo e Colorito di diversi Colori, e fattoci le sue dichiarationi in scritto, et altro consegnato al Sud.o R.P. Gle che per mie fatiche.......s.15-" (A.S.R., b.41, N. 149). La descrizione, in gran parte coincidente con la pianta qui riportata -salvo che per l’accenno a "tutta la Piazza S. Pietro" che potrebbe riferirsi ad altro schema ancora non individuato-, unitamente al riscontro calligrafico, rende molto plausibile l’attribuzione del disegno a Possenti. La costruzione del convento, dopo l’allontanamento dell’architetto (viene nominato per l’ultima volta sul finire del 1732 e muore l’anno seguente (Margiotta, Tozzi, p. 33), e’ affidata a Giovan Domenico Navone (A.S.R., bb.39; 41). Il convento, comunque, e’ sparito nella demolizione della Spina dei Borghi (Manieri Elia 1991). (Giulio Manieri Elia in Kieven, 1991, pp.53-4) Sul disegno sono presenti numerose scritte e didascalie. Sul disegno presenta una riquadratura a penna Inedito Prov: Acquisto Muñoz, 1961. Informazioni tratte da: Kieven 1991, cat. 26 |
Autor | Bernardini |