Blatt |
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 18519 (1196)Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1053597690.01 |
Vorschau |
|
||
Ort | Roma | ||
Institution | Istituto Nazionale per la Grafica | ||
Teilbestand | |||
Signaturen | F.N. 18519 (1196) | ||
Gegenstand | Ferdinando Fuga, Progetto per Fontana di Trevi, 1723, Pianta | ||
Künstler | Fuga, Ferdinando (disegnatore) Fuga, Ferdinando (progettista) |
Recto |
Pianta
Firma Scala |
Verso |
Stempel | |
Wasserzeichen | Giglio inscritto in un cerchio dalla lettera V (Carta Italia Centrale sec. XVIII) |
Papierqualitaet | |
Papierfarbe | avorio ossidata |
Größe | 425 x 616 mm
|
Zustand | carta da disegno ossidata |
Montierung | |
Datierung | 1723 |
Bauwerk | |
Bauwerk-Links | Fontana di Trevi |
Schriftquellen | |
Zeichnungen | Prospetto corrispondente a questa pianta (custodito nella Kunstbibliothek Berlin) |
Stiche | |
Fotos | |
CAD | |
Literatur |
Kommentar | Il disegno è firmato; ma non reca alcun'altra indicazione. Già dalla Bianchi è stato ritenuto progetto per Fontana di Trevi. Qualche annno fa la Kunstbibliothek di Berlino ha acquistato il prospetto corrispondente a questa pianta (vedi Kieven 1988, tav. 2 bis; Pinto-Kieven, 1983, fig. 20), che conferma l'identificazione e la data 1723: "Ferdinando Fuga inventò e Delineò nel Anno 1723, sotto il Pontificato di Papa Innocenzo XIII". Si tratta dunque del secondo progetto con il quale Fuga, dopo la facciata lateranense, entra in campo per una costruzione romana. Anche per Fontana di Trevi, da quando Bernini sotto Urbano VIII aveva iniziato un organismo nuovo, esistevano innumerevoli progetti di completamento (vedi D'Onofrio, 1986, 3. ed.; Pinto, 1986). Con l'elezione di Papa Innocenzo XIII Conti nel 1721, si aprirono nuove possibilità per la prosecuzione dei lavori, poiché la famiglia Conti era proprietaria del palazzo retrostante la fontana; e il palazzo doveva essere ampliato sotto il nuovo Papa. Nel 1723 erano stati portati a termine gli acquisti di suolo a ciò necessari, ma la morte del Pontefice l'anno seguente annullò ogni iniziativa. Fontana di Trevi doveva occupare il centro tra le due ali del Palazzo, volgendosi col fronte di rappresentanza verso la piazza e col retro verso il cortile di Palazzo Poli-Conti, come mostra la pianta. Bernini aveva già posato le condutture d'acqua. Lo sbocco di efflusso, data la scarsa pressione del getto, non poteva collocarsi in alto, ma restava relativamente basso. Fuga perciò predispose un bacino non troppo ampio, ove sboccava la conduttura, fiancheggiato da due divinità fluviali. Il carattere scenografico dell'impianto stava nella parete, curvata concava, che saliva alta dietro la fontana, e che doveva coronarsi di un attico e di un fastigio con una grande targa iscritta. Il centro della parete di "mostra" doveva essere interrotto da una vasta apertura ad arcata, per invitare lo sguardo a penetrarvi fino a cogliere, si suppone, un punto di vista probabilmente posto sulla parete posteriore del cortile del palazzo, forse una statua. Grandi rampe scalinate dovevano condurre alla piazza sui due lati della fontana. Impiegando arcate, attico e fastigio con iscrizione, Fuga riprendeva la forma tradizionale della fontana romana, come quelle dell'Acqua Felice o dell'Acqua Paolina. Peraltro conteneva la forma praticamente a una campata sola; infatti il lotto disponibile non lasciava altro posto. In tal modo la "mostra" rassomiglia, più che alle altre fontane, agli apparati festivi del tempo, fatti a mo' di padiglioni; inoltre, l'architettura non si avvale dell'acqua come elemento scenografico. All'opposto delle morbide linee fluidamente in moto del progetto lateranense, tutto qui appare accentuato in modo più duro, più aguzzo e affilato. Le scale, collocate un po' rigidamente, riflettono progetti per la scalinata di Piazza di Spagna, che era appunto allora in costruzione. Il progetto di Fuga per Fontana di Trevi si colloca nella tradizione dell`architettura accademica romana, e non del popolare "Barocchetto" come la sua facciata per il Laterano. Il contorno nettamente delineato, i cornicioni di finestra dai precisi profili, mostrano la capacità, da parte di Fuga, di variazioni stilistiche che vengono coerentemente condotte fino al dettaglio. (Kieven 1988, Cat.n. 2) Riquadratura: a penna incollata sul foglio. Bibliografia riguardo al progetto per Fontana di Trevi, 1723: Cooke 1956; Schiavo 1956; D'Onofrio 1957; D'Onofrio 1975, 2. ed.; D'Onofrio 1986, 3. ed.; Pinto 1986; Kieven 1988. Bibliografia riguardo al disegno: Bianchi 1955, n. 2, fig. 2; Portoghesi 1966, 426; Pinto-Kieven 1983, 746, fig. 21; D'Onofrio 1986, 483, fig. 440; Pinto 1986, fig. 66; Kieven 1988, Cat.n. 2. Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 2; per la filigrana cfr. Heawood 1950, n. 1571: Roma 1690-93. |
Autor | Maurer/Holste |