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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13845 (1202)

Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1073649328.79

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Ort Roma
Institution Istituto Nazionale per la Grafica
Teilbestand
Signaturen F.N. 13845 (1202)
Gegenstand Ferdinando Fuga, Progetti per il palazzo della Consulta, 1731/32, Pianta dell'attico
Künstler Fuga, Ferdinando (disegnatore)
Fuga, Ferdinando (progettista)
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13845 (1202) recto Recto Zeichnung Pianta
Beschriftung Numerazione
Skala Scala
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13845 (1202) verso Verso Beschriftung Oggetto
Stempel
Wasserzeichen Giglio inscritto in un cerchio dalla lettera V (Carta Italia Centrale sec. XVIII)
Papierqualitaet
Papierfarbe avorio
Größe 880 x 730 mm (Minimum: 880 x 730 mm)
Zustand
Montierung
Datierung 1731/32
Bauwerk
Bauwerk-Links
Schriftquellen
Zeichnungen
Stiche
Fotos
CAD
Literatur
Kommentar Commento riguardo ai progetti per il palazzo della Consulta, 1731/32:
Nel 1731 Papa Clemente XII, nell'ambito dei lavori per l'ampliamento del Quirinale (vedi F.N. 13842 [1199]), ordinò la costruzione del Palazzo della Consulta. La Consulta, il supremo tribunale pontificio, e il Segretariato di stato per i brevi ("Segnatura dei brevi"), dal tempo di Paolo V erano collocati in un palazzo quattrocentesco di fronte al Palazzo del Quirinale (vedi Agosteo-Pasquini, 63 ss., sulla storia degli uffici). Il Papa dispose ora la demolizione del vecchio edificio e la costruzione di uno nuovo nel medesimo luogo.
Esso doveva ospitare due caserme per le guardie del corpo del Papa ("Corazze" e "Cavalleggeri"), circa 155 uomini con le loro cavalcature, nonché i due ministeri, la Consulta e la Segnatura dei Brevi, con i relativi ambienti d'ufficio e di residenza per i due Cardinali che vi presiedevano, accogliendone anche il seguito (sulla struttura interna del Palazzo vedi Agosteo-Pasquini, 45 ss.). Sul terreno disponibile a tale scopo la cosa era pressoché impossibile. Il lotto trapezoidale era fiancheggiato su un lato da Palazzo Rospigliosi, sull'altro dal convento domenicano di S. Maria Maddalena. Verso piazza del Quirinale la posizione dei gruppi statuari antichi dei Dioscuri e l'arteria stradale che conduce a Porta Pia vietavano un ampliamento del lotto. Inoltre, il palazzo dei ministeri non doveva essere più alto di quello del Quirinale, per rispettare l'ordine gerarchico. L'edificio, iniziato nel settembre 1732, venne terminato nel 1738 (tutti i documenti in Consulta, 1975, 249 ss., a cura di M. Del Piazzo; Archivio Segreto Vaticano, Fondo Sacri Palazzi Apostolici, computisteria, 993-995). (Kieven 1988, Cat.n. 5-10)

Commento riguardo al disegno:
Il piano più alto recede in misura pari alla profondità degli ambienti di ricevimento del piano nobile. Ciò accade, verosimilmente, per far apparire più basso l'edificio verso la piazza, cioè non più alto del Palazzo del Quirinale. A questo piano si trovavano le stanze di residenza dei "Cavalleggeri", per la maggior parte singole e con camino. Anche qui i corridoi sono illuminati mediante lucernai. "Vi si ascende per le due... scale triangolari corrispondenti, colle due porte contigue alle due fontane del Cortile" (Gaddi). (Kieven 1988, Cat.n. 7)

Riquadratura: Riquadrato a penna.
Bibliografia riguardo ai progetti per il palazzo della Consulta, 1731/32: Gaddi 1736; Matthiae 1952; Pane 1956; Agosteo-Pasquini 1959; De Feo 1973; Consulta 1975; Sangiovanni 1986; Kieven 1988.
Bibliografia riguardo al disegno: Bianchi 1955, n. 8; Agosteo-Pasquini 1959, tav. XXIII, 4; Consulta 1975, fig. 3; Kieven 1988, Cat.n. 7.
Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 7; per la filigrana cfr. Heawood 1950, n. 1571: Roma 1690-93.
Autor Holste