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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13871 (1207)Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1074000762.87 |
Vorschau |
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Ort | Roma | ||
Institution | Istituto Nazionale per la Grafica | ||
Teilbestand | |||
Signaturen | F.N. 13871 (1207) | ||
Gegenstand | Ferdinando Fuga, Progetti per la chiesa del Bambin Gesù, 1732/33, Pianta della chiesa | ||
Künstler | Fuga, Ferdinando (disegnatore) Fuga, Ferdinando (progettista) |
Recto |
Pianta
Scala |
Verso |
Stempel | |
Wasserzeichen | Giglio inscritto in un cerchio dalla lettera V (Carta Italia Centrale sec. XVIII) |
Papierqualitaet | |
Papierfarbe | bianca |
Größe | 546 x 388 mm
(Minimum: 546 x 388 mm)
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Zustand | |
Montierung | |
Datierung | 1732/33 |
Bauwerk | |
Bauwerk-Links | |
Schriftquellen | |
Zeichnungen | |
Stiche | |
Fotos | |
CAD | |
Literatur |
Kommentar | Commento riguardo ai progetti per la chiesa del Bambin Gesù, 1732/33: Il Cardinal Lorenzo Corsini, dal 1714 "protettore" del convento del Bambin Gesù, venne eletto Papa nel luglio del 1730 col nome di Clemente XII. Alla sua iniziativa risale la costruzione della chiesa conventuale, che egli finanziò con mezzi propri e con proventi del gioco del lotto. L'architetto del convento, Carlo Buratti, assunse la direzione del cantiere e la progettazione della chiesa. Nel maggio 1731 ebbero inizio i primi lavori, e nel dicembre dello stesso anno si posò la prima pietra. Buratti morì nell'ottobre 1732, e la continuazione della costruzione venne affidata a Ferdinando Fuga, architetto pontificio, il cui nome compare negli atti per la prima volta nel dicembre 1732. La chiesa fu consacrata nel settembre 1736 (tutti i documenti in Garms, 1979). Secondo Gaddi (1736, 108) le murature toccavano già l'altezza di m. 4,50, quando Fuga subentrò nei lavori; secondo le fonti d'archivio pubblicate da Garms esse avevano già in parte raggiunto la quota dei capitelli dei pilastri. A Fuga restavano perciò possibilità d'intervento personale solo per quanto riguarda la cupola e la decorazione (vedi anche F.C. 70427, F.C. 70430, F.C. 70428, F.C. 70429, F.N. 13872 [1259], F.N. 13873 [1260], F.N. 13874 [1261]). (Kieven 1988, Cat.n. 11-15) Commento riguardo al disegno: La pianta - costruzione cupolata su croce greca con coro allungato e braccio d'ingresso - si basa sul progetto di Buratti. Sarebbe interessante sapere se l'arrotondamento dei pilastri della cupola risalga anch'esso a Buratti o costituisca un successivo intervento di Fuga, poiché esso si armonizza col movimento convesso della balaustra del coro e del parapetto del coro delle suore nel corpo d'ingresso della chiesa. Movimenti ondulati sono invero, prima e intorno al 1733, elemento caratteristico degli spazi interni di Fuga (vedi cappella Cellamare, Napoli, 1726; cappella della Guardia Svizzera nella Palazzina delle Cifre, 1731; S. Maria dell'Orazione, 1733). Garms ha supposto che l'approfondimento della nicchia per il quadro dell'altar maggiore sia una modifica di Fuga, che accrebbe in tal modo l'efficacia prospettica del coro. Va notato che gli altari laterali sono inseriti senza che un ordine li inquadri. Il foglio è un buon esempio del modo di disegnare di Fuga, preciso e di effetto quasi rigido. Il coro delle suore è stato alterato nel XIX secolo, portandolo più avanti entro lo spazio della chiesa. (Kieven 1988, Cat.n. 12) Riquadratura: Riquadrato a penna. Bibliografia: Bianchi 1955, n. 13; Garms 1979, 55, fig. 5; Kieven 1988, Cat.n. 12. Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 12; per la filigrana cfr. Heawood 1950, n. 1571: Roma 1690-93. |
Autor | Holste |