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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13869 (1209)Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1074004730.79 |
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Ort | Roma | ||
Institution | Istituto Nazionale per la Grafica | ||
Teilbestand | |||
Signaturen | F.N. 13869 (1209) | ||
Gegenstand | Ferdinando Fuga, Progetti per la chiesa del Bambin Gesù, 1732/33, Progetto di un altare laterale. Alzato e pianta in due varianti | ||
Künstler | Fuga, Ferdinando (disegnatore) Fuga, Ferdinando (progettista) |
Recto |
Alzato
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Pianta
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Pianta
Scritta Scala |
Verso |
Stempel | |
Wasserzeichen | Giglio inscritto in un cerchio dalla lettera V (Carta Italia Centrale sec. XVIII) |
Papierqualitaet | |
Papierfarbe | bianca |
Größe | 387 x 538 mm
(Minimum: 387 x 538 mm)
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Zustand | |
Montierung | |
Datierung | 1732/33 |
Kommentar | Commento riguardo ai progetti per la chiesa del Bambin Gesù, 1732/33: Il Cardinal Lorenzo Corsini, dal 1714 "protettore" del convento del Bambin Gesù, venne eletto Papa nel luglio del 1730 col nome di Clemente XII. Alla sua iniziativa risale la costruzione della chiesa conventuale, che egli finanziò con mezzi propri e con proventi del gioco del lotto. L'architetto del convento, Carlo Buratti, assunse la direzione del cantiere e la progettazione della chiesa. Nel maggio 1731 ebbero inizio i primi lavori, e nel dicembre dello stesso anno si posò la prima pietra. Buratti morì nell'ottobre 1732, e la continuazione della costruzione venne affidata a Ferdinando Fuga, architetto pontificio, il cui nome compare negli atti per la prima volta nel dicembre 1732. La chiesa fu consacrata nel settembre 1736 (tutti i documenti in Garms, 1979). Secondo Gaddi (1736, 108) le murature toccavano già l'altezza di m. 4,50, quando Fuga subentrò nei lavori; secondo le fonti d'archivio pubblicate da Garms esse avevano già in parte raggiunto la quota dei capitelli dei pilastri. A Fuga restavano perciò possibilità d'intervento personale solo per quanto riguarda la cupola e la decorazione (vedi anche F.C. 70427, F.C. 70430, F.C. 70428, F.C. 70429, F.N. 13872 [1259], F.N. 13873 [1260], F.N. 13874 [1261]). (Kieven 1988, Cat.n. 11-15) Commento riguardo al disegno: Come mostrano le piante, qui può trattarsi soltanto di un progetto di altare laterale, e non dell'altare maggiore (Bianchi), com'è già stato notato da Garms. Secondo Gaddi (1736, 108) gli altari laterali non vennero però realizzati da Fuga. Garms ha potuto identificare come architetto, per l'altare di Sant'Andrea Corsini nel braccio trasversale sinistro, Emanuele Rodriguez dos Santos (Garms, 67; vedi anche F.N. 11726 [9210]). Il raggruppamento di una semicolonna con paraste che l'avviluppano sul retro appare un po' troppo plastico per il linguaggio di Fuga. Si tratta forse anche qui di una rielaborazione di un progetto di Buratti, che Fuga intendeva assimilare alla forma dell'altare maggiore attraverso l'aggiunta del frontone spezzato. Anche la collocazione "all'angolo" delle basi delle colonne, indicata nello schizzo a matita della pianta, è insolita in Fuga. Si tratta forse della versione di Buratti, che poi Fuga risistema per dritto come appare nella pianta a penna. Per i lavori del Fuga nel convento vedi F.N. 13872 (1259), F.N. 13873 (1260), F.N. 13874 (1261). (Kieven 1988, Cat.n. 15) Bibliografia: Bianchi 1955, n. 15; Garms 1979, fig. 9; Kieven 1988, Cat.n. 15. Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 15; per la filigrana cfr. Heawood 1950, n. 1571: Roma 1690-93. |
Autor | Holste |