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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13905 (1228)

Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1074157495.86

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Ort Roma
Institution Istituto Nazionale per la Grafica
Teilbestand
Signaturen F.N. 13905 (1228)
Gegenstand Ferdiando Fuga, Progetti per il convento delle Orsoline a Calvi dell'Umbria (Terni), 1739-1743, Planimetria generale, Pianta del primo piano
Künstler Fuga, Ferdinando (disegnatore)
Fuga, Ferdinando (progettista)
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13905 (1228) recto Recto Zeichnung Planimetria
Beschriftung Legenda  /  Legenda
Skala Scala
Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13905 (1228) verso Verso
Stempel
Wasserzeichen Giglio inscritto in un cerchio dalla lettera V (Carta Italia Centrale sec. XVIII)
Papierqualitaet
Papierfarbe bianca
Größe 551 x 790 mm (Minimum: 551 x 790 mm)
Zustand
Montierung
Datierung 1739-1743
Bauwerk
Bauwerk-Links
Schriftquellen
Zeichnungen
Stiche
Fotos
CAD
Literatur
Kommentar Commento riguardo ai progetti per il convento delle Orsoline a Calvi dell'Umbria (Terni), 1739-1743:
Nel 1716 le Orsoline fondarono a Calvi dell'Umbria in provincia di Terni, per istanza del Vescovo di Narni, una filiale in un palazzo del tardo Cinquecento, venuto in loro possesso per via ereditaria. Nel 1739 Fuga fu incaricato dell'ampliamento del vecchio edificio. In un primo tempo venne realizzato, tra il 1739 e il 1743, uno soltanto dei quattro corpi di cui il suo impianto si componeva. Il proseguimento dei lavori, progettato per una seconda fase, non ebbe poi luogo. Nel 1743-1744 Fuga rinnovò la chiesa del monastero (vedi F.N. 13891 [1235], F.N. 13893 [1236], F.N. 13890 [1237], F.N. 13904 [1238], F.N. 13895 [1239], F.N. 13894 [1240], F.N. 13892 [1241]). Tutti i documenti relativi sono stati pubblicati da Calza Bini (1954).
Si sono conservati otto disegni dell'ampliamento del convento, la cui ampia descrizione ci dà una buona idea dei vani richiesti dalle committenti. Fuga progettò una compagine regolare, che incorporava parti di un muro, realizzato poco tempo prima, di recinzione del giardino. Dedicò grande cura alla progettazione degli ambienti di servizio (cucina, magazzini delle provviste, approvvigionamento d'acqua), spostati molto sagacemente nella parte in declivio del lotto. Il senso, tutto proprio di Fuga, per le soluzioni planimetriche razionali qui si confermò, come suona il diario del monastero: "la fabbrica... è uscita assai vaga e di comune soddisfazione per il comodo che ne ricevono le Religiose" (citato da Calza Bini). (Kieven 1988, Cat.n. 35-42)

Commento riguardo al disegno:
Sulla parte destra del foglio è riportata la pianta del vecchio convento. Si può vedere come, rispetto alla consistenza precedente, il nuovo edificio progettato sia straordinariamente ampio. Il primo piano, nell'ala realizzata, aveva posto per tredici celle ed una "stanza di ricreazione". (Kieven 1988, Cat.n. 36)

Bibliografia: Bianchi 1955, n. 34; Kieven 1988, Cat.n. 36.
Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 36; per la filigrana cfr. Heawood 1950, n. 1571: Roma 1690-93.
Autor Holste