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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13859 (1255)Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1074252028.79 |
Vorschau |
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Ort | Roma | ||
Institution | Istituto Nazionale per la Grafica | ||
Teilbestand | |||
Signaturen | F.N. 13859 (1255) | ||
Gegenstand | Ferdinando Fuga, Progetti per la nuova chiesa di S. Apollinare, Terzo progetto della nuova costruzione, Pianta, 1742 | ||
Künstler | Fuga, Ferdinando (disegnatore) Fuga, Ferdinando (progettista) |
Recto |
Pianta
Scala |
Verso |
Stempel | |
Wasserzeichen | Cartiglio con scritta: Reverenda Camera Apostolica |
Papierqualitaet | |
Papierfarbe | bianca |
Größe | 758 x 486 mm
(Minimum: 758 x 486 mm)
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Zustand | |
Montierung | |
Datierung | 1742 |
Bauwerk | |
Bauwerk-Links | |
Schriftquellen | |
Zeichnungen | - Ferdinando Fuga, Progetti per la nuova chiesa di S. Apollinare, Primo progetto. Pianta, sezioni longitudinale e trasversale, prospetto di facciata (F.N. 13860 [1254]) - Ferdinando Fuga, Progetto per S. Apollinare (Roma, Pontificium Collegium Germanicum Hungaricum) |
Stiche | |
Fotos | |
CAD | |
Literatur |
Kommentar | Commento riguardo ai progetti per la nuova chiesa di S. Apollinare, 1741-1742: Siamo informati con insolita ampiezza sulla storia della nuova chiesa di S. Apollinare, grazie al lavoro in archivio di Claudio Mancini, e Richard Bösel e Jörg Garms. La fondazione di S. Apollinare, posta tra piazza Navona e S. Agostino, risale all'VIII secolo; essa fu assegnata nel 1574 al nuovo Collegio Germanico (dal 1580 Germanico Ungarico) dei Gesuiti, come collegiata. Accanto alla chiesa e sul lato di piazza S. Agostino i Gesuiti poterono disporre di due edifici d'abitazione, connessi l'un all'altro nel 1575 mediante un ponte. I progetti di ricostruzione e cpmpletamento del Collegio e della Chiesa, del XVII secolo, si sono conservati in notevole misura (vedi Bösel-Garms). Poiché i fondi a disposizione non erano grandi, ci si concentrò anzitutto sull'ampliamento del corpo del Collegio, e si rinnovarono le murature della chiesa, ridotte in condizioni pietose a causa delle inondazioni del Tevere. Nel 1674 fu ritrovata, sulla parete sinistra del portico, un'immagine devota quattrocentesca della "Regina Apostolorum", subito oggetto di grande venerazione. Pertanto una parte del portico fu trasformata da Carlo Rainaldi in cappella devozionale. L'impulso per ricostruire la chiesa venne dato da Papa Benedetto XIV, in seguito ad una visita al Collegio nel luglio 1741, come tramanda la cronaca: "S.B.... si trattenne... facendo lungo discorso sopra la poca proprietà, oscurità, humidità della chiesa, che per essere antichissima era veramente miserabile; onde il Papa mostrò desiderio che si rifabricasse di nuovo, ... e esortando à rifabricarla aggiunse che lui haverebbe fatto a sue spese l'Altar Maggiore" (Bösel-Garms, Doc. XIII, 350-51). Il Papa incaricò Fuga della progettazione del nuovo edificio; esaminati i documenti, Fuga elaborò nei mesi di settembre e ottobre, per desiderio del rettore, due diversi progetti, "uno bislungo, e secondo questo la Madonna doveva trasportarsi in Chiesa; l'altro lo fece tondo con il portico" (Bösel-Garms, ib.). Nel dicembre 1741 i progetti di Fuga vennero presentati alla congregazione dei Cardinali competente per la costruzione, che, contro il parere del Cardinal Alessandro Albani, designò per l'esecuzione il "disegno tondo". Nel gennaio 1742 s'intraprese un modello del progetto, presentato anch'esso nel mese di maggio alla congregazione, che però non ne fu soddisfatta e impose all'architetto di redigere un nuovo "disegno con portico". Nel frattempo era già incominciata la demolizione della vecchia chiesa, terminata nell'agosto 1742. Il 26 agosto 1742 Benedetto XIV posò la prima pietra del nuovo edificio; e il 21 aprile 1748, dopo sei anni di lavori, poté consacrare la chiesa (Diario Ordinario nn. 4797/4806; Mancini, 1967, Mallory, 1982, II, 143). (Kieven 1988, Cat.n. 52-56) Commento riguardo al disegno: Nella seduta della congregazione del gennaio 1742 il Cardinal Alessandro Albani aveva indicato difetti nel progetto (F.N. 13860 [1254]) del Fuga: la chiesa a suo avviso era male illuminata, le cappelle del tutto buie; e il nuovo edificio, se fosse stato realizzato in quel sito, data la sua altezza avrebbe inoltre tolto luce ed aria anche al cortile del Collegio. Dopo prolungate riflessioni la congregazione convenne di rinunciare alla costruzione delle botteghe su via dei Pianellari, e di collocare invece la chiesa sull'angolo dell'isola; in tal modo le cappelle ed anche la navata potevano ricevere illuminazione diretta. Lo spostamento della chiesa lasciava posto, al centro del lotto, per un cortile più ampio e luminoso. In base a tali nuovi punti di vista, il modello di Fuga di costruzione a pianta centrale, del maggio 1742, verosimilmente non apparve più adatto alla realizzazione, e Fuga dovette por mano ad un altro progetto "con portico", rispondente al nuovo sito, la cui pianta si trova sul presente foglio; questo dev'essere stato pertanto redatto nell'estate del 1742, poco prima della posa della prima pietra. Fuga serbò la configurazione ritmica della navata, che in ogni modo si dovette ridurre di lunghezza, il che comportò un'articolazione più tesa. L'idea di anteporre alla navata una cappella indipendente, posta di traverso, appare già in alcuni progetti del XVII secolo (Bösel-Garms, nn. 60-63, figg. 30, 32). Fuga modellò il vestibolo come un quadrato con due profonde absidi sui due lati traversi, ciò che conferisce all'ambiente indipendenza rispetto alla navata della chiesa espansa in lunghezza, pur non disturbandone lo specifico carattere di atrio e raccogliendo così ambo le parti in unità formale. La soluzione, di straordinaria efficacia, è ancora una volta il risultato dei condizionamenti planimetrici. Come mostra la pianta, in quel momento non si pensava ad una ricostruzione del Collegio. Tale decisione venne presa nel 1745, e i lavori per il Collegio, su progetto di Fuga, ebbero inizio nel 1748. A tali anni risale pure un prospetto di facciata del progetto di questa chiesa, che si trova nell'Archivio del Collegio (Kieven 1988, tav. 53 bis; Bösel-Garms, n. 109, fig. 55). (Kieven 1988, Cat.n. 53) Riquadrato a penna. Bibliografia riguardo ai progetti per la nuova chiesa di S. Apollinare, 1741-1742: Matthiae 1952, 44-48; Pane 1956, 104-112; Mancini 1967; Bösel-Garms 1981; Kieven 1988. Bibliografia riguardo al disegno: Bianchi 1955, n. 61; Pane 1956, fig. 85; Bösel 1986, fig. 183; Kieven 1988, Cat.n. 53. Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 53. |
Autor | Holste |