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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.N. 13884 (1248)Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1074526563.09 |
Vorschau |
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Ort | Roma | ||
Institution | Istituto Nazionale per la Grafica | ||
Teilbestand | |||
Signaturen | F.N. 13884 (1248) | ||
Gegenstand | Ferdinando Fuga, Progetti per la costruzione del "Braccio nuovo" dell'Ospedale di S. Spirito in Sassia, 1742, Progetto eseguito per la nuova ala, Pianta | ||
Künstler | Fuga, Ferdinando (disegnatore) Fuga, Ferdinando (progettista) |
Recto |
Pianta
Legenda / Scritta / Scritta / Scritta Scala |
Verso |
Stempel | |
Wasserzeichen | Giglio inscritto in un cerchio dalla lettera V |
Papierqualitaet | |
Papierfarbe | avorio |
Größe | 525 x 775 mm
(Minimum: 525 x 775 mm)
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Zustand | |
Montierung | |
Datierung | 1742 |
Bauwerk | |
Bauwerk-Links | |
Schriftquellen | |
Zeichnungen | |
Stiche | |
Fotos | |
CAD | |
Literatur |
Kommentar | Commento riguardo ai progetti per la costruzione del "Braccio nuovo" dell'Ospedale di S. Spirito in Sassia, 1742: "Considerando che l'Ospedale di S. Spirito in tempo di influenze e specialmente nell'estate non haveva luogo per ricevere tanti infermi e dei serventi, per consiglio del card. Gentili, che n'era visitatore, [Benedetto XIV] ordinò la fabrica del nuovo braccio suntuoso". Con questa annotazione nel suo diario (citato da Pastor, XVI, p.1, 114, n. 3) Giuseppe Maria Merenda ci informa sui motivi che indussero alla costruzione di un ampliamento dell'Ospedale di S. Spirito, fondato nel 1475 sotto Sisto IV. Il Papa ordinò la costruzione del "braccio nuovo" con un rescritto del 7 giugno 1742 (vedi anche Archivio di Stato Roma, Chirografi, ser. C, 257, 3.1.1743). Nel luglio 1742 venne posata la prima pietra e nel marzo del 1744 i lavori erano completati (tutti i documenti in Canezza, 1933, 115). Per impulso del Cardinal Gentili, Fuga realizzò nel 1745 anche un cimitero per l'Ospedale, collocato per motivi igienici fuori dai confini del lotto, in una vigna sul Gianicolo appartenente a S. Spirito (vedi la pianta di Nolli, 1748, e il disegno di Fuga agli Uffizi, Uff. A 3220 [Kieven 1988, ill. 9], pubblicato da Fasolo, 1953). Il cimitero fu eliminato all'inizio del nostro secolo. L'edificio ospedaliero di Fuga venne modificato nel 1868, e nel 1908 dovette essere sacrificato per il completamento degli argini sulla riva del Tevere e per la realizzazione di Ponte Vittorio Emanuele. La precedente situazione è documentata solo da poche fotografie, e pertanto i disegni del progetto di Fuga sono la fonte migliore per quanto riguarda l'edificio perduto. (Kieven 1988, Cat.n. 57-64) Commento riguardo al disegno: Rispetto al primo progetto, nell'esecuzione la lunghezza è stata ridotta di un terzo, così che non è più necessaria alcuna fondazione che si spinga sulla riva del fiume; e anche l'ottagono cade. Il portale centrale, posto nella prima versione in posizione analoga a quello dell'ala sistina, è stato però mantenuto al suo posto, così da collocarsi ancora in posizione simmetrica rispetto al nuovo portale principale, realizzato allo snodo tra le due ali. Gli spazi secondari dell'ala sono aumentati rispetto al primo progetto. Dietro la grande corsia è stata collocata una seconda sala per gli ammalati della "famiglia", e si hanno inoltre magazzini per i letti e una grande loggia per l'aerazione dei materassi. Pertanto non viene più menzionato l'oratorio realizzato nel 1744 da Pietro Passalacqua in Borgo S. Spirito di fronte al braccio nuovo. Al teatro di anatomia è stata conferita un'interessante forma, prima rotonda e poi esagonale, assai moderna per l'epoca (menzionato da Milizia, II, 289; Mallory, 1982, II, 144), e la zona del vestibolo tra le due ali è stata riordinata in una sequenza di tre ambienti. Sembra che l'edificio venisse realizzato in questa forma. (Kieven 1988, Cat.n. 58) Riquadrato a penna. Bibliografia: Bianchi 1955, n. 54; Pane 1956, fig. 80; Kieven 1988, Cat.n. 58. Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 58. |
Autor | Holste |