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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.C. 70429Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1082535126.27 |
Vorschau |
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Ort | Roma | ||
Institution | Istituto Nazionale per la Grafica | ||
Teilbestand | vol. 44 H 32 | ||
Signaturen | F.C. 70429 | ||
Gegenstand | Alessandro Specchi, Progetti per il convento e la chiesa delle "Oblate Convittrici del SS. Bambin Gesù", intorno al 1708, Secondo progetto, Sezioni longitudinale e trasversale | ||
Künstler | Specchi, Alessandro (disegnatore) Specchi, Alessandro (progettista) |
Recto |
Sezione
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Sezione
Scala |
Verso |
Stempel | |
Wasserzeichen | |
Papierqualitaet | |
Papierfarbe | avorio |
Größe | 485 x 745 mm
(Minimum: 485 x 745 mm)
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Zustand | carta composta da due fogli incollati |
Montierung | |
Datierung | intorno al 1708 |
Bauwerk | |
Bauwerk-Links | |
Schriftquellen | |
Zeichnungen | Alessandro Specchi (attribuito), Progetto per la costruzione del convento del Bambin Gesù, Pianta di pianterreno F.N. 13872 [1259] |
Stiche | |
Fotos | |
CAD | |
Literatur |
Kommentar | Commento riguardo ai progetti per il convento e la chiesa delle "Oblate Convittrici del SS. Bambin Gesù", intorno al 1708: Le quattro piante che seguono (F.C. 70427, F.C. 70430, F.C. 70428, F.C. 70429), attribuite con riserva da Ilaria Toesca, nel catalogo del 1955, a Carlo Buratti, hanno potuto essere identificate in modo convincente da Jörg Garms (1979) come progetti di Alessandro Specchi per il convento romano delle "Oblate Convittrici del SS. Bambin Gesù". La congregazione, fondata nel 1671 e di cui dal 1706 Specchi era architetto, acquistò nel 1708 il primo lotto di terreno tra piazza di S. Maria Maggiore e l'angolo di via Urbana; poi, durante il XVIII e il XIX secolo, comperò, attraverso annose trattative, l'intera area tra l'attuale via Cavour, vicolo di Ruinaglia, via Urbana e piazza S. Maria Maggiore, oggi via A. Depretis (tutti i documenti in Garms, 1979). (Kieven 1988, Cat.n. 116-122) Commento riguardo al disegno: La sezione longitudinale evidenzia come Specchi, in questo progetto, abbia separato la chiesa dalla strada mediante un corpo conventuale continuo. Poiché in tal modo resta minore spazio per il cortile, questo non è cinto da portici su tutti i lati, ma solo il retro è abbracciato da una grande loggia poggiante su un piano basamentale bugnato, inteso a nascondere in parte la posizione asimmetrica del corpo verso via Cavour. Evidenti i due grandi corpi scala che sorgono nel cortile. Accanto al "Porto di Ripetta" (Marder, 1980) ed agli elaborati di Specchi per la scalinata di Piazza di Spagna (Lotz, 1969), questi disegni sono tra i pochi progetti monumentali noti di questo architetto. Nella loro grandiosità e solennità essi rispecchiano assai bene l'atmosfera artistica del pontificato Albani, durante il quale si progettò molto e volontieri, ma si costruì relativamente poco. Anche se la nuova congregazione trovò fortissimo appoggio nell'alta nobiltà romana, i progetti appaiono d'impianto troppo ambizioso. Specchi poté realizzare, nel 1712, solo un piccolo edificio (cfr. F.N. 13872 [1259]) e i suoi progetti ideali finirono tra le carte del Cardinal Lorenzo Corsini (poi Papa Clemente XII), dal 1714 "protettore" del convento. (Kieven 1988, Cat.n. 119) Riquadratura: Riquadrato a penna. Bibliografia riguardo al disegno: Bianchi 1955, n. 101, fig. 29; Garms 1979, 47, fig. 14 (riprodotta rovesciata a specchio); Kieven 1988, Cat.n. 119. Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 119. |
Autor | Holste |