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Roma, Istituto Nazionale per la Grafica, F.C. 70435Roma, Istituto Nazionale per la Grafica - Zope-Id: 1085730563.39 |
Vorschau |
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Ort | Roma | ||
Institution | Istituto Nazionale per la Grafica | ||
Teilbestand | vol. 44 H 32 | ||
Signaturen | F.C. 70435 | ||
Gegenstand | Luigi Vanvitelli, Progetto del Lazzaretto di Ancona, Pianta del porto col Lazzaretto in costruzione, 1734 | ||
Künstler | Vanvitelli, Luigi (disegnatore) Vanvitelli, Luigi (progettista) |
Recto |
Pianta
Data e legenda / Legenda |
Verso |
Stempel | |
Wasserzeichen | |
Papierqualitaet | carta da disegno pesante |
Papierfarbe | carta ossidata |
Größe | 494 x 647 mm
(Minimum: 494 x 647 mm)
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Zustand | carta da disegno ossidata, composta da due fogli incollati |
Montierung | |
Datierung | 1734 |
Kommentar | Nel 1732 Vanvitelli fu incaricato di costruire un Lazzaretto nel porto di Ancona (Fichera, 1937, 55-56; Battisti, 1965, 429-52; Vanvitelli, 1973, 51-52; Carreras, 1977). I lavori erano in relazione col programma di sviluppo economico di Papa Clemente XII, che fece Ancona porto franco nel 1733 (Battisti, ib.; vedi anche F.C. 130188, F.C. 133592, F.C. 130187, F.C. 130190, F.C. 130189, F.C. 70443, F.C. 130191, F.C. 130192). Vanvitelli era già stato incaricato, nell'ambito dell'amministrazione camerale romana, di lavori agli acquedotti di Frascati e di Fiumicino (Zander, 1956, 62-82). Alla fine del 1732 venne inviato in missione, per incarico della Camera Apostolica, per visitare gli edifici di altri lazzaretti. Purtroppo non sappiamo dove si recasse; ma i maggiori esempi importanti di questo tipo si trovano nei porti di Venezia e di Genova (Carreras, 15). Vanvitelli fu però il primo ad impiegare il tipo della pianta centrale. A Venezia il Lazzaretto si trovava su un'isola. Ad Ancona, questo luogo di quarantena doveva precedere l'ingresso al porto, e pertanto Vanvitelli doveva realizzare un'isola artificiale. Da ciò derivò probabilmente la forma pentagonale, ripresa dall'architettura militare, che egli qui adattò. I lavori iniziarono nella primavera del 1733, in luglio venne posata la prima pietra, e nel 1738 l'edificio, unitamente ad una parte del "Nuovo Braccio" del porto iniziato nel 1735, era completo (tutti i documenti in Carreras, 1977). I due disegni qui presentati, ambedue datati 4 giugno 1734, dovevano essere allegati alla relazione - oggi perduta - che descriveva lo stato dei lavori e che venne presentata da Vanvitelli alla fine del mese al Papa e al Cardinal Neri Corsini (Archivio di Stato Firenze Med. 3460, avviso 3.7.1734; vedi anche altre relazioni nel ms. 34 B 4 della Bibl. Corsiniana). La piacevole veduta del porto è disegnata alla maniera di Gaspar van Wittel, e fa l'effetto di un'instantanea sui lavori, come Carreras (1977, 46) ha scritto: "le fondamenta sono estese a buona parte del futuro basamento del corpo di fabbrica vero e proprio, compreso il rivellino, mentre tutta l'area del futuro cortile è ancora da fondare ad esclusione, naturalmente, del centro. Per facilitare l'accesso agli operai sono state costruite due passerelle e un ponte di legno: ma tutto il materiale, anche il pietrisco e la pozzolana di riempimento, possono giungere su battelli all'interno del perimetro dell'edifizio grazie a un varco lasciato aperto, sia per questa funzione, sia per fare defluire progressivamente l'acqua il cui volume va scemando all'interno man mano che si effettua il rinterro". La bellissima incisione di Giuseppe Vasi su disegno di Luigi Vanvitelli, datata 1738 e dedicata al Cardinal Neri Corsini, offre una veduta panoramica del progetto generale del porto con la costruzione finita del lazzaretto (Vanvitelli, 1973, fig. 47; Carreras, 1977, fig. 4). Un'altra veduta del lazzaretto nel porto si trova nel vol. 157 G 1, F.C. 124299; si tratta del disegno preparatorio per l'incisione dei moduli per il passaporto di sanità (vedi Carreras, 1977, fig. 5; ulteriori disegni di Vanvitelli per il lazzaretto e il porto sono elencati da De Seta, 1973, nn. 42, 45, 46). Un disegno inedito di Vanvitelli per il portale del lazzaretto si trova nella collezione di disegni del Victoria & Albert Museum, Londra, (Q 5 B, 29640. 104; Kieven 1988, tav. 173 bis), che illustra la capacità di Vanvitelli di rendere un "aria di festa" anche ai progetti funzionali. (Kieven 1988, Cat.n. 173) Prov.: forse dal ms. Cors. 1172 (34 B 4) della Biblioteca Corsiniana? Riquadratura: Riquadrato a penna. Bibliografia: Schiavo 1953, 158, fig. 5; Bianchi 1955, n. 107; De Seta 1973, n. 44; Carreras 1977, fig. 3; Kieven 1988, Cat.n. 173. Informazioni tratte da: Kieven 1988, Cat.n. 173. |
Autor | Holste |